Comune di Orvieto: diritti, etica e dignità

Terni -

L’unione Sindacale di Base ha appreso dalla stampa dell’incontro che si è tenuto con le OO.SS. e le RSU il 31 agosto scorso sul delicato tema dell’indagine ispettiva del MEF e relative contestazioni aventi a riferimento diverse voci del salario accessorio e del trattamento del personale del comparto e della dirigenza.

A quanto riferito dalla nostra RSU eletta al Comune di Orvieto, ha partecipato all’incontro per approfondire ed illustrare la situazione Arturo Bianco, consulente certamente retribuito profumatamente e chiamato per “affiancare” la dirigenza del Comune nel compito di redigere le controdeduzioni da trasmettere al Ministero.

Oltre a stigmatizzare la scelta di gestire il tavolo escludendo un sindacato che è presente nell’Ente e che ha il diritto di essere informato e coinvolto su tali tematiche, ci preme esprimere alcuni punti di vista sulla vicenda.

1) E’ corretto rilevare che gran parte delle risorse che risultano essere state erogate impropriamente dal Comune riguardano la Dirigenza.
2) Che gli istituti contrattuali (rischio, disagio, produttività collettiva ed altri) che risultano essere stati riconosciuti ai lavoratori, scaturiscono da atti formali assunti nella piena discrezionalità e responsabilità della Dirigenza dell’Ente.
3) Gli importi oggetto di eventuale “recupero” da parte dell’Amministrazione, fanno riferimento ad istituti contrattuali previsti dal contratto nazionale e quantificabili in poche centinaia di euro. E’ quindi strumentale e fuorviante voler far transitare nell’opinione pubblica l’idea dell’appropriazione indebita di somme ingenti da parte dei lavoratori del Comune, tenuto conto che il salario storicamente percepito dagli stessi come produttività collettiva è addirittura sempre stato tra i più bassi del territorio provinciale e regionale.
4) Nonostante l’A.C. si appresti a mettere in campo atti formali in “autotutela”, risultano evidenti le responsabilità erariali e soprattutto politiche del contesto. E’ chiaro quindi che si aprirà inevitabilmente una stagione di forti contenziosi per la quale la nostra O.S. è già pronta.
5) Stigmatizziamo duramente -lo abbiamo già fatto quando abbiamo avuto la possibilità perché invitati ai tavoli unitari per trattare la problematica- la scelta dell’A.C. di bloccare la contrattazione al 2015. Simili indagini ispettive hanno riguardato altri enti e territori nel panorama nazionale e sempre si è messa in campo la giusta sensibilità ed attenzione verso i lavoratori, che risultano essere le vere vittime di errate applicazioni delle norme contrattuali e di settore.
6) Confermiamo infine la piena bocciatura della riorganizzazione della macchina amministrativa che ha scontato un percorso lungo e tortuoso e che risulta essere priva di una visione strategica di gestione dei servizi dell’Ente. L’organizzazione non si sostanzia sul necessario e dovuto riscontro e riconoscimento dei trattamenti economici previsti dal CCNL per i lavoratori che, nonostante questo, seguitano ad erogare servizi di qualità, con grande senso di responsabilità ed abnegazione.

Certo, cosa aspettarsi da un’amministrazione che pratica in modo spregiudicato le politiche di esternalizzazione, anche tramite procedure che prevedono il massimo ribasso, e comportano una retribuzione indegna per i lavoratori di quattro euro l’ora?

L’USB è pronta e sarà al fianco dei lavoratori, per difenderne i diritti e soprattutto la dignità.


USB Federazione Provinciale di Terni