10 DOMANDE 10 (solo per cominciare!) per Coop e Superconti

Come previsto la nostra richiesta di incontro a Grandi Magazzini Superconti non ha avuto seguito e l’azienda oppone un ostinato silenzio, continuando ad alimentare i sospetti che si stiano prendendo decisioni che avranno un impatto fortemente negativo sui livelli occupazionali e salariali, all’insaputa dei diretti interessati, i lavoratori.
          Rendiamo pubbliche pertanto, le prime 10 domande che avremmo rivolto direttamente all’azienda:
1)    In concomitanza con la definizione della transazione tra Superconti e Coop Centro Italia i dipendenti sono stati informati sulle possibili problematiche occupazionali?
2)    Al momento del passaggio della proprietà di Superconti a Coop i contratti di lavoro dei dipendenti sono stati modificati?
3)    I dipendenti ricevono in forma scritta le proprie disposizioni di servizio (turnazioni/nastri orari, trasferimenti temporanei, fruizione di ferie, ecc.)?
4)    Quali saranno le ricadute occupazionali su quei territori nei quali vengono venduti i medesimi prodotti a marchio Coop in punti vendita distanti poche centinaia di metri?
5)    Quanti e quali altri negozi Conti abbigliamento saranno ceduti? Con quale tempistica?
6)    Come intende comportarsi l’azienda nei confronti dei lavoratori dei negozi Conti abbigliamento?
7)    E’ stata aperta da Superconti una procedura di mobilità?
8)    Se la procedura è stata aperta, in che modo e con quali tempi i lavoratori ne sono stati informati?
9)    I dipendenti di Superconti verranno riassorbiti, in caso di messa in mobilità, da Coop Centro Italia?
10)    Perché non sono stati rinnovati i contratti di lavoro a 5 dipendenti a tempo determinato del punto vendita di Nepi, visto che le necessità di personale permangono, come è dimostrato dal fatto che si fanno trasferimenti temporanei di lavoratori da Terni?

Altre domande le rinviamo alla prossima “puntata”, in attesa che la Coop Centro Italia e Superconti assumano un atteggiamento democratico e rispettoso nei confronti dei propri dipendenti e di tutte le Organizzazioni Sindacali dalle quali essi hanno scelto di farsi rappresentare.