PREMIO DI RISULTATO AST -TERNI CHE SIANO I LAVORATORI A DECIDERE

Terni -

La trattativa che si è tenuta con AST e che si è conclusa a notte fonda per la definizione del premio di risultato per i lavoratori dello stabilimento, ha portato ad una conclusione che non ci sentiamo di condividere.

Anche se ci troviamo di fronte ad elementi positivi, come il riconoscimento del premio ai lavoratori interinali, il nostro giudizio sulla preintesa non può che essere negativo.

A fronte dei sacrifici quotidiani dei lavoratori, che operano in un contesto di profondo

cambiamento -in negativo- delle condizioni determinate dall’azienda dopo l’accordo del 2014, che ha ridotto ai minimi termini gli organici tecnologici - con tutto quello che ne consegue in termini di organizzazione e gestione dei carichi di lavoro-, la direzione aziendale non ha voluto riconoscere un premio adeguato.

Alla Acciai Speciali Terni l’incentivo non va oltre l'1% dell’utile netto, a fronte di una media nazionale che va dal 3% al 5%.

I valori dei parametri sui quali è riconosciuto il premio che l’azienda ha posto nell’accordo, senza margine per una vera trattativa, sono irrealizzabili. E’ sufficiente

prendere in esame “L’INDICATORE DI VOLUMI PRODUTTIVI” che ha come obiettivo massimo 555 mila tonnellate, più della capacità produttiva installata oggi.

Il meccanismo di variabilità del PDR, secondo nostre stime, permette il raggiungimento di un premio massimo di 500 Euro.

L’Azienda persevera inoltre nella logica dell'elargizione di “pacchetti welfare” - facoltativi e previa rinuncia della tranche di giugno- pacchetti sui quali l'azienda gode di ampia detassazione e che non possono assolutamente costituire la risposta adeguata ad un cambiamento di fase e di condizioni, rispetto al post vertenza del 2014.

Crediamo che i lavoratori meritino un più giusto riconoscimento agli sforzi profusi

quotidianamente, e da subito evidenziamo la necessità che l’accordo sia ratificato

attraverso il REFERNDUM, per poter sancire anche all'interno di AST un punto

fermo nel merito decisionale, che deve tornare in possesso di chi in AST lavora.

Dal nostro canto, l'USB AST non farà altro che prendere atto della volontà espressa dai lavoratori, provando a tenere sempre accesa la fiamma di un vero e necessario cambiamento nelle dinamiche che caratterizzano la fabbrica.

 

FEDERAZIONE TERRITORIALE LAVORO PRIVATO USB

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