2° CONGRESSO PROVINCIALE FEDERAZIONE USB
Ieri, 7 Aprile, si è svolto il secondo Congresso della Federazione provinciale USB, alla presenza del compagno del nazionale -Sergio Bellavita-, che segue il settore privato e, nello specifico, quello metalmeccanico.
È stato un appuntamento molto importante per l’Organizzazione, in cui si sono confrontati partiti politici e rappresentanti dei movimenti che animano il conflitto sociale cittadino ed in cui è emersa chiaramente la centralità di USB quale attore principale di un coordinamento che debba gettare le basi per l’opposizione e l’alternativa cittadina allo stato di cose attuale.
Il dibattito congressuale dei numerosi delegati presenti, ha prodotto un ricco e denso confronto sulle tematiche inerenti al pubblico impiego, allo stato in cui versa il corpo dei Vigili del Fuoco ed alla nuova e recente esperienza della RSA USB di AST.
È stato così prodotto un ampio documento articolato ed analitico che pone l'accento sulle battaglie legate all'ambiente, per la chiusura degli inceneritori e per sostenere le quali si è attivata nell'assise congressuale anche una raccolta fondi per il ricorso al Tar.
Con il documento, pubblicato in allegato, la Federazione condivide l'esigenza di una battaglia diffusa contro lo scellerato disegno di privatizzazione di Asm e Afm ed affronta nello specifico la delicata e complessa situazione in AST.
Inoltre si è prodotta anche una raccolta fondi per la vertenza dei lavoratori della INNSE di Milano, segno tangibile di una rinnovata esigenza di solidarietà operaia.
Il congresso ha poi eletto gli organismi dirigenti provinciali ed i delegati al congresso regionale.
Una valutazione positiva del Congresso quindi, che ha espresso un sostanziale rinnovamento del quadro dirigente, con elementi di dinamicità e forte militanza che fanno ben sperare per il futuro della Federazione a Terni, che dalla sua costituzione nel 2014, registra un aumento significativo degli iscritti e degli ambiti lavorativi di intervento e presenza, sia nel lavoro pubblico che privato.