AST incontra i sindacati

Terni -

Dall'incontro che si è svolto ieri tra la Direzione Aziendale e le Segreterie territoriali è emerso un quadro critico che, se fino a ieri sembrava interessare solo l'area ACC, ad oggi coinvolge anche impianti dell'area a freddo ed in particolare il BA3.

Ci troviamo di fronte ad una crisi produttiva, figlia non solo della situazione generale di Thyssenkrupp, ma anche derivata dalla crisi dell'acciaio e di altri settori legati alla produzione di inox.

Tutto ciò ci impone di non abbassare la guardia, affinché si evitino eventuali ristrutturazioni più o meno dichiarate.

Rispetto a questo, riteniamo pertanto inaccettabili i tentativi del management aziendale di forzare la mano su polivalenza e flessibilità, elementi emersi ieri e fuori dall'accordo sottoscritto al Mise, che andrebbero a peggiorare le condizioni di lavoro già di per se difficili.

Non sfuggiranno a nessuno le difficoltà per la programmazione delle ferie da parte dei lavoratori ed il continuo ricorso allo straordinario che oramai è diventato strutturale a causa degli organici ridotti ai minimi termini. Lo spostare personale non solo da impianto ad impianto, ma addirittura da un’area produttiva ad un’altra, va contro ogni logica sulla sicurezza.

Inoltre, in previsione dell'incontro del 4 novembre tra le Segreterie Territoriali e l'Amministratore Delegato, dove si dovrà discutere degli investimenti, come da accordo Ministeriale, occorre che l'azienda faccia chiarezza sulle prospettive industriali del sito ternano, pianificando tutte le azioni necessarie per risolvere l'oramai annosa questione ambientale, non risolvibile con il solo progetto del recupero scorie che, va ricordato, per l'avvio necessita della risoluzione del vuoto normativo sulla trasformazione in materia prima degli scarti di lavorazione.

Terni, 19 ottobre 2019

                                                                                                                      La Federazione USB