BusItalia, contro il contagio solo raccomandazioni

Perugia -

Solo in questi giorni, a fronte dell’ennesimo innalzamento dei livelli di contagio della pandemia, la società BusItalia Sita Nord della Regione Umbria si accorge che la situazione merita maggiore attenzione.

Nonostante tanta “perspicacia”, però, invece di aumentare le protezioni di sicurezza per il posto guida, ci si limita alle rituali raccomandazioni per le quali tutto il personale viaggiante, già da un anno, ha provveduto autonomamente alla propria tutela, vista l’irresponsabile superficialità della società nelle azioni di prevenzione della diffusione del virus.

Ancora una volta ci vediamo costretti a rivendicare il rispetto delle più elementari normative in materia di prevenzione: mascherine Ffp2, riduzione dei turni di servizio, chiusura del posto guida, disattivazione della porta anteriore.

Dopo le numerose denunce presentate da USB Lavoro Privato, le risposte recapitateci dalle USL affermano però la piena regolarità dell’agire aziendale. Eppure per chi ogni giorno è in servizio queste norme appaiono palesemente aggirate.

A questo punto siamo costretti a scomodare qualcuno ancora più in alto, visto che non ci meraviglierebbe che alcune RLS, “scelte a caso”, non abbiano avuto la piena capacità di delineare il reale comportamento della società in questo difficile frangente.

La vita e l’incolumità dei lavoratori vale molto di più di inutili ordini di servizio e/o indicazioni che non garantiscono nulla se non accompagnati da interventi seri e reali per far sì che si possa svolgere con serenità il proprio lavoro, che ricordiamo essere un servizio pubblico essenziale.

A fronte del continuo sfuggire dalle proprie responsabilità della politica e della stessa società esercente del servizio TPL, i lavoratori tutti non faranno un solo passo indietro.

 

USB Lavoro Privato - Federazione Regione Umbria