Busitalia Umbria, il 1° marzo sciopero USB contro la vergognosa gestione del trasporto pubblico

Nazionale -

È nientepopodimeno che il segretario generale della CISAL Regione Umbria, Vincenzo Filice, a intervenire sulla gara di appalto del servizio di Trasporto Pubblico Locale Regione Umbria, prevista per il mese di giugno. Stigmatizza come “un passo indietro” l’ipotesi che il servizio sia riconsegnato alla gestione pubblica, e per farlo usa tecniche terroristiche arrivando ad affermare che tornare in mano pubblica significherebbe mettere a rischio gli stipendi dei lavoratori e soprattutto ridurre i servizi ai cittadini.

Forse “Vincenzo” ha perso per strada qualche pezzetto del passaggio ai privati di Umbria Mobilità. Forse gli sono sfuggiti, ma non di certo ai lavoratori, lo scippo della contrattazione di secondo livello, le pesanti condizioni di lavoro introdotte, la penalizzazione economica ai nuovi assunti, la rapina dei salari ai danni dei lavoratori attraverso l’attivazione del fondo di solidarietà senza integrazione alcuna da parte dell’azienda. Così come ai cittadini tutti non è potuto sfuggire il completo abbandono della qualità e della sicurezza del servizio reso.

Soprattutto nel momento difficile del lockdown è venuta alla luce tutta la drammaticità della privatizzazione di un servizio pubblico essenziale, quando l’unica preoccupazione è stata quella di sfruttare al meglio il momento per fare cassa, il tutto a spese della collettività e ancora una volta con la complicità dei soliti sindacati, ovviamente CISAL compresa…

A chi esterna certe idiozie, va doverosamente ribadito che solo attraverso il ritorno al pubblico dei servizi essenziali si possono combattere le speculazioni economiche fatte sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori; più che favorire i profitti dei privati bisogna pretendere che la politica torni a svolgere il proprio ruolo restituendo servizi certi e sicuri ai cittadini in quanto bene pubblico, un bene oggi trasformato in un volgare onere a carico dei contribuenti.

È proprio per questa vergognosa gestione del bene pubblico e per le ripercussioni sui cittadini e gli operatori del settore che USB Lavoro Privato ha proclamato la mobilitazione, con sciopero di 24 ore nella società Busitalia per il giorno 1° marzo pv.

Saranno i lavoratori a dare la giusta risposta alle politiche dell’azienda e alle farneticazioni dei suoi sindacalisti.

USB Lavoro Privato Regione Umbria