Busitalia Umbria: le elezioni RSU/RLS fanno paura

Perugia -

Pochi giorni fa CGIL CISL UIL e FAISA, sbandieravano l’accordo per la stabilizzazione a 12 mesi degli 87 part-time verticale; è stata una pretesa aziendale quella di specificare che nessuno dei lavoratori part-time poteva rifiutare la stabilizzazione a 12 mesi infatti, soli due giorni dopo, veniva alla luce la necessità imprenditoriale che per carenza di personale, l’azienda si vede costretta alla cessione dei servizi sostitutivi treno alla STEAT di Fermo… altro che conquista sindacale!!!

Ma le sorprese non finiscono qui; azienda e soliti firmatari sono giunti ad un nuovo accordo.

Questa ultima e spettacolare iniziativa avviene il giorno 11 giugno 2024, esattamente durante il secondo giorno dello svolgimento delle votazioni per il rinnovo della RSU Aziendale.

È palese che CGIL CISL UIL e FAISA provino a mettere un argine al dilagare dei consensi che USB Lavoro Privato sta ottenendo nelle numerose iniziative di mobilitazione, consensi che fanno presagire un riscontro altrettanto positivo in queste elezioni.

Infatti la problematica dei lavoratori impegnati nei servizi da noleggio è cosa che si trascina da anni; non certo per puro caso si sceglie di metterci una “toppa” durante la competizione delle elezioni RSU/RLS.

Fa rabbrividire la considerazione che queste sigle firmatarie hanno fino ad oggi dimostrato nei confronti dei lavoratori che per anni sono stati costretti a lavorare in condizioni indecenti con turni di lavoro fuori dalle normative che regolamentano il settore.

Da un lato le OO.SS. che utilizzano l’accordo per attirare a se i voti…(oseremo dire in un modo che certifica la loro consapevolezza di raccogliere ciò che hanno seminato dimostrando, inoltre,  la propria banalità nel pensare che il “giochino” funzioni); dall’altro lato l’azienda Busitalia che tanto si è prodigata ad aggredire i nostri delegati, a discriminare i nostri iscritti e simpatizzanti…non sapendo come correre in aiuto alle altre OO.SS. è consapevole da quale parte stiano i lavoratori e con quali RSU avrà a che fare.

NON LO SCORDIAMO, sappiamo bene che la società, in modo illegittimo, non convoca la RSU da dicembre 2023 siglando accordi con le segreterie territoriali… ma questo giocattolo costruito su misura, questa volta può rompersi.

Un accordo quindi, quello sottoscritto, che presuppone che azienda e firmatari sono convinti che i lavoratori interessati siano degli emeriti cretini, non in grado di recepirne la strumentalizzazione messa in campo nella delicata fase delle elezioni RSU.

Non facciamoci prendere in giro, l’unica strada percorribile è votare USB

Sempre dalla stessa parte

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USB Lavoro Privato, Federazione Regionale Umbria