Comune di Orvieto, USB sugli incarichi di P.O.

Orvieto -

Prendiamo atto dell’assegnazione da parte del Comune di Orvieto degli incarichi di Posizione Organizzativa, a fronte di una riorganizzazione della macchina amministrativa da noi mai condivisa e sempre contrastata.


Un modello organizzativo caratterizzato da scelte sbagliate, che nulla hanno a che fare con gli obiettivi dell’efficientamento e miglioramento dei servizi ai cittadini e che hanno, di contro, generato disservizi e prodotto disagio e malcontento tra i lavoratori dell’Ente.


Vale anche la pena precisare che i costi di tali incarichi (circa 60.000,00 Euro) sono a totale carico del Fondo del salario accessorio dei lavoratori dell’Ente e che l’operazione non ha quindi nulla a che fare con il risanamento del bilancio del Comune.


Il riconoscimento degli incarichi di Posizione Organizzativa, ha di fatto azzerato ogni possibile margine operativo attualmente presente sul Fondo dei lavoratori, necessario a riconoscere incentivi per la produttività generale e miglioramento dei servizi o qualsivoglia altro istituto contrattuale, dovuto per le funzioni e responsabilità assunte, diverse dagli incarichi di P.O. assegnati.
Una scelta operata con la “Spada di Damocle” dell’ispezione effettuata dal MEF sulla costituzione ed utilizzo dei Fondi degli anni 2010-2015, che comporterebbe ulteriori tagli dei Fondi a carico degli anni a venire.

Ci chiediamo quindi quali saranno le voci che verranno tagliate per rispondere agli addebiti contestati e le conseguenti ricadute sui servizi da erogare al territorio.


Alla luce di quanto detto, appare ancor più incomprensibile la scelta fatta di prosciugare ogni margine operativo del Fondo del 2018 con i nuovi incarichi di Posizione Organizzativa.


Ora vedremo se l’amministrazione avrà la faccia tosta di richiedere denari ai lavoratori che dovranno difendersi individualmente e rispondere di colpe non loro, ma da ricercare nella discutibile competenza amministrativa di chi ha costituito i Fondi negli anni oggetto dell’ispezione.


L’USB è pronta a contrastare un’operazione ingiusta, resa ancora più pesante dagli errori commessi e sanzionati dal MEF, addirittura eclatante nella scelta di procedere con gli incarichi di Posizione Organizzativa conferiti per la stragrande maggioranza ai medesimi funzionari ai quali erano stati sospesi per un anno, in barba al principio di rotazione previsto dal Codice sulla trasparenza ed anticorruzione che le pubbliche amministrazioni dovrebbero attuare.



USB Federazione Provinciale di Terni