FIGLIE DI UN DIO MINORE….
Nella giornata di ieri, 18 febbraio, una delegazione dell'USB della Provincia di Terni si è recata a fare visita alle lavoratrici dell'AIDAS che, insieme al Segretario della UIL, sono in sciopero della fame già da sei giorni, suscitando una crescente preoccupazione per le loro condizioni di salute e per il loro stato psicologico.
Una vicenda incredibile quella vissuta da queste lavoratrici, protagoniste, loro malgrado, di una vertenza che riguarda un’azienda che ha scritto la storia del sistema dei servizi socio-assistenziali, nel nostro territorio, per un trentennio.
Una vertenza che non riscontra la medesima e dovuta attenzione (che dovrebbe essere scontata, ma che con tutta evidenza non lo è) di altre crisi aziendali che purtroppo sono presenti nel ternano, sia da parte delle istituzioni e della politica sia, e questo è paradossale, da parte del resto della compagine sindacale confederale, CGIL e CISL ...
Ora, seppur in modo a nostro avviso tardivo, è arrivata una “manifestazione di interesse” da parte delle Istituzioni.
Queste lavoratrici, che non percepiscono da oltre un anno gli stipendi, pur continuando ad erogare i servizi ai non autosufficienti, che hanno perso la propria occupazione schiacciate all'interno di un sistema, quello dell'appalto dei servizi che si è svolto nella provincia di Terni, queste lavoratrici, persone in carne ed ossa, sono forse figlie di un Dio minore?? O semplicemente sono le vittime sacrificali, la carne da macello di un sistema che vede gli interessi economici dominare e prevalere sulla politica nel nostro territorio?
Questo è il tema, e questo è ciò che questa vertenza rappresenta con il disagio evidente della tardiva risposta. Un silenzio per giorni assordante, che molto dice e tanto rappresenta del sistema dei poteri forti, che tutto ormai sembra governare e determinare nel nostro territorio e nel Paese tutto!!
Cosi come è incomprensibile il temporeggiare rispetto alle scelte dovute ed alle azioni necessarie, da parte del Commissario Ministeriale, che non sta adeguatamente ottemperando al mandato ricevuto per risolvere e fare chiarezza su una vicenda dal profilo oscuro, nella quale la tardiva presa in carico collettiva ed in primis da parte dei soggetti istituzionali preposti, ha anche prodotto la contrapposizione tra lavoratori, alimentando, nel dramma, la triste condizione della ormai sempre più diffusa e nota "guerra tra poveri"!
Auspichiamo che “il tavolo” sollecitato dal Sindaco raggiunga gli obiettivi minimali di chiarezza e trasparenza rispetto ad una vicenda dalla quale dipende il futuro di diverse famiglie e non si traduca nell’ennesimo, sterile “tavolo sul welfare” di passata memoria che ha visto traditi impegni e percorsi dei soggetti istituzionali coinvolti (sindacati ed istituzioni) e che mai ha fatto luce sui drammatici tagli alle prestazioni socio sanitarie che nel nostro territorio si sono susseguiti negli ultimi anni e che molto hanno a che fare anche con la situazione che si è ora determinata.
Tanta solidarietà e sostegno da parte della USB provinciale per una battaglia sindacale che è una battaglia per la dignità del lavoro e per la trasparenza.