Gubbio senza servizio ascensori
Il pasticcio della Gubbio Cultura, iniziato con la giunta Stirati, non sembra conoscere un epilogo.
Nel 2023 avevamo già denunciato il trattamento riservato alle lavoratrici durante il passaggio all’appalto esterno: l’esternalizzazione di alcuni servizi aveva fatto sì che a tre lavoratrici, anziché essere garantita la continuità lavorativa, venisse proposto un contratto a tempo determinato.
Il Comune esternalizzò quindi molti dei suoi servizi ma andò ben oltre, utilizzando – ormai da anni – dei lavoratori a partita iva, trattati come veri e propri dipendenti e la giunta Fiorucci sta andando perfettamente in continuità con la precedente.
A febbraio però, la Gubbio Cultura ha ricevuto la visita degli ispettori dell’ITL di Perugia, che aveva parlato a lungo con i dipendenti a partita iva.
Non sappiamo se sono state emesse sanzioni, fatto sta che nell’ultimo periodo gli ascensori sono fuori uso.
Proprio in uno dei periodi con maggiore affluenza di turismo – Pasqua, il ponte del 25 aprile e del I maggio – la cittadinanza e i visitatori non possono usufruire di un servizio essenziale per godere dello spettacolo della città appieno. Chi conosce Gubbio, infatti, sa che senza l’utilizzo degli ascensori, parte della città non è accessibile a disabili e a chiunque presenti difficoltà motorie.
È inaccettabile che servizi come quello degli ascensori (e dei parcheggi) siano stati dati in appalto ad una società che non è in grado di svolgere il servizio.
Ed è inaccettabile che lavoratori, che si sono rivolti al tribunale per rivendicare il loro diritto al lavoro, stiano a casa, mentre l’ascensore resta chiuso.
Chiediamo pertanto a gran voce che il Comune si impegni a risanare il ginepraio di Gubbio Cultura al più presto e che assuma il personale precedentemente messo in difficoltà dalla partecipata per garantire loro dignità lavorativa e per garantire a Gubbio i suoi servizi.
Gubbio, 29 aprile 2025
USB Lavoro Privato Federazione Umbria