Il Comune di Terni fa cassa sulla pelle dei lavoratori
L’accordo sulle progressioni orizzontali ha segnato un passo importante che chiude, o quantomeno dovrebbe, l’iter per permettere ai lavoratori che ne avevano i requisiti, di accedere tutti alla progressione economica orizzontale (PEO).
Un impegno che la RSU si era assunta all'inizio del suo mandato e che oggi però non può trovare a nostro avviso grandi motivi di soddisfazione, come invece qualcun altro vorrebbe far intendere ai lavoratori.
Si sono infatti cercate strade diverse e certamente più impervie di quelle che sarebbe stato preferibile percorrere, giungendo ad un accordo che cammina su di una china scivolosa e che potrebbe creare non pochi problemi.
Pur di negare l’evidenza delle contraddizioni sull’accordo per i criteri generali delle PEO, non si è voluto modificare il Contratto Integrativo Decentrato, per superare gli errori dovuti all’essersi spinti davvero oltre i semplici dettami che la legge impone sulla materia.
Questo determina una situazione paradossale che mette a rischio la progressione per chi ancora non l’ ha ottenuta e potrebbe, di contro, avvantaggiare coloro i quali ne hanno già usufruito nel 2016.
Tutto ora è stato posto in mano ai dirigenti e, visti i problemi organizzativi, le varie rotazioni degli stessi con l’attribuzione di competenze spesso non linea con le professionalità esistenti, è davvero difficile pensare che non accada qualche “intoppo”.
Le risorse economiche sembra siano state individuate nei risparmi avuti dai pensionamenti, anche se ad oggi nessuna ripartizione del salario accessorio è stata portata al tavolo di trattativa.
Per quanto concerne il Fondo e la richiesta di restituzione della RIA l’A.C., dopo essersi inutilmente messa a disposizione nella farsa delle conciliazioni, ha confermato che provvederà alla restituzione, osservando i termini di prescrizione quinquennale.
Nel contempo però, provvederà alla riduzione del salario accessorio perché, a suo dire, l’incremento dello stesso scaturito dall’applicazione del CCNL del 2006 doveva riguardare solo l’anno corrente e non, come è avvenuto, anche gli anni successivi.
In pratica l’Amministrazione ha ammesso di aver sbagliato la composizione del Fondo da 10 anni a questa parte, e si è dichiarata pronta a far rivalsa sui lavoratori, portanto – ma guarda un po’ –all’incasso.
La decorrenza della prescrizione che verrà osservata sulla gestione delle partite debito/credito sul Fondo, come da codice civile, sarà decennale e causerà una riduzione dello stesso, al netto della restituzione della RIA, di quasi 258.000 €.
Però c'è da essere felici, perché l’A.C. ha concesso una “riduzione graduata” su un piano decennale, che ammonterà a circa 28.000 € l’anno, tanto da permettere, con il reinserimento totale della RIA, di avere nel 2017 un Fondo più alto rispetto allo scorso anno di circa 40.000 €.
Alla fine della fiera, tra il dare e l’avere, il saldo per i lavoratori sarà comunque fortemente negativo!.
E’ bene ricordare che in questi 10 anni la composizione del Fondo del salario accessorio -di esclusiva competenza dell’ente- è stata sempre presentata alle OO.SS e RSU corredata dalle firme di garanzia dei vari dirigenti al personale, è stata sempre approvata dai Revisori dei Conti ed è stata sempre inviata per la necessaria verifica alla Corte dei Conti ed al MEF. Mai nessuna richiesta di delucidazione risulta essere pervenuta.
Sono stati forniti all'A.C. i pronunciamenti di alcune Corti che impediscono il prelievo dal Fondo e che anzi obbligano l’ente alla restituzione della RIA, osservando una prescrizione decennale, cosa che comporterebbe il reinserimento nel Fondo di una somma significativa.
La delegazione del Comune ha chiesto tempo per visionare la documentazione ed assumere una posizione in merito.
Una problematica molto articolata e delicata quindi quella che interessa il Fondo dei lavoratori del Comune di Terni e per la quale l’USB ha chiesto alla RSU di indire un’assemblea generale del personale.
Ci sembra infatti il minimo sindacale dover informare il personale in modo dettagliato ed approfondito su questi importanti aspetti del trattamento economico del salario e sulle PEO, anche in considerazione del fatto che per quest’ultime sono state cambiate in corsa le regole del gioco.
E’ un momento di grande difficoltà quello attraversato dalla macchina comunale e tutti quindi dobbiamo mettere in campo attenzione e grande responsabilità.
Non possiamo però permettere che si continui a fare cassa sulla pelle dei lavoratori e che tutto ciò passi senza la necessaria consapevolezza.
Sono i lavoratori infatti che in questo caos generale presente nel Comune di Terni, sopportano con grande dignità il peso ed il disagio di una situazione di forte precarietà, pur continuando a fornire al meglio servizi ai cittadini.
Federazione Provinciale di Terni