IN ASM GIRA UN "CERINO": a scottarsi non dovranno essere i lavoratori!
Il 26 gennaio u.s., si è tenuto un incontro sindacale tra i vertici di ASM Terni S.p.A. e l' USB, su “Piano Medio Termine e Budget 2017 dell'Azienda”.
I rappresentanti di ASM, dopo avere comunicato che si è proceduto ad una riorganizzazione interna a livello dirigenziale, hanno illustrato il Piano, che dovrà essere sottoposto al Comune di Terni, in quanto proprietario unico dell'Azienda.
Il Piano attiene agli investimenti sui quali l'ASM stessa si è impegnata, quali la gara “gas”, la fibra ottica, l'illuminazione pubblica, la raccolta differenziata quest'ultima strettamente collegata all'impiantistica, che dovrà necessariamente subire un'evoluzione verso la chiusura del ciclo dei rifiuti, pena la vanificazione dell'incremento della percentuale di differenziata, anche con la messa a regime delle assunzioni.
E' stata evidenziata la volontà di proseguire nella riorganizzazione aziendale già avviata, nell'ottica di dare la priorità alle attività interne, tramite processi di reinternalizzazione e conseguente riduzione dei servizi esterni e di consolidare la propria presenza sul mercato nei diversi settori.
E' estremamente difficile il quadro finanziario dell'ASM, a causa dei mancati pagamenti da parte di molti Comuni del territorio, primo fra tutti il Comune di Terni, che è anche in pre-dissesto, ed ai quali l'Azienda fornisce servizi.
Abbiamo chiesto in particolare aggiornamenti rispetto alla gara “gas” che non è stata ancora indetta, ma alla quale l'Azienda è intenzionata a partecipare, a prescindere dalle determinazioni che assumerà ACEA, uno dei partner di ASM in Umbria Distribuzione Gas.
Preso atto di quanto illustrato e chiesto che venga al più presto messa a disposizione la documentazione relativa, abbiamo concentrato l'attenzione sulle maggiori criticità, quali il pericolo, viste le deliberazioni recenti del Comune di Terni, della privatizzazione di ASM. E' nota la difficoltà a recuperare i crediti con il Comune di Terni e con gli altri Comuni insolventi. Restano aperte inoltre le problematiche relative ad Umbria Energy, alla pubblica illuminazione ed alla gara “gas”, con la posizione ancora incerta di ACEA e la complessa questione del passaggio di dipendenti di ASM ad Umbria Distribuzione Gas.
Abbiamo evidenziato la necessità di una maggiore determinazione nei confronti dei comuni cattivi pagatori, sollecitando a mettere in campo ogni strategia possibile da parte di ASM per recuperare i crediti, ed abbiamo manifestato una forte preoccupazione per il permanere di uno stato di incertezza legato al pre-dissesto del Comune di Terni, agli appalti nei settori elettrico e gas ed allo scarto tra obiettivi perseguiti e risultati ottenuti.
Abbiamo da ultimo sottolineato come lo scioglimento dei nodi attorno ai quali si gioca il futuro di ASM, passi necessariamente attraverso il miglioramento delle condizioni lavorative dei dipendenti, la salvaguardia delle professionalità acquisite, negli auspicabili processi di reinternalizzazione, l'incremento dei livelli occupazionali e degli investimenti. Tali azioni dovranno riguardare principalmente il personale che garantisce il servizio, in un'ottica di economicità, ma soprattutto di qualità dei servizi erogati ai cittadini. Proprio per questo il nostro obiettivo è quello di un reale recupero salariale, che compensi quanto perso dai lavoratori con l'ultimo rinnovo del CCNL, che ha visto incrementare consistentemente l'orario di lavoro senza alcun riscontro economico, penalizzando quindi i lavoratori e portando benefici esclusivamente alle aziende.
In ASM gira dunque un “cerino” (i crediti non riscossi, le privatizzazioni, la perdita di servizi...): l'impegno dell'USB è quello di evitare che “resti in mano” ai lavoratori e di fare in modo che a scottarsi siano invece i responsabili che hanno determinato una situazione tanto critica.