L' "amministrazione del cambiamento" e l'amara ed incredibile situazione determinata in ASM Terni S.p.a. - Occorre l'assunzione di una chiara responsabilità politica

Terni -

La Federazione USB di Terni nei giorni scorsi ha incontrato la Direzione dell’ASM Terni S.P.A. ed è ancora in attesa di incontrare, nonostante il sollecito, il Sindaco e l’Assessore competente del Comune di Terni, per avere chiarimenti sul futuro dell’Azienda che gestisce l’energia elettrica, l’illuminazione pubblica, la distribuzione di acqua potabile, la distribuzione del gas ed il servizio di igiene ambientale, tutti servizi essenziali e strategici per il territorio ed i cittadini.

Dall’incontro con l’azienda, abbiamo appreso che la situazione di forte deficit di bilancio è stata causata da una partita di crediti ritenuti inesigibili che l’azienda vantava da diversi anni nei confronti del Comune di Terni e per i quali si è proceduti ad accantonamento in apposito fondo, decidendo in tal modo di “alleggerire” la situazione debitoria del Comune e scaricandone il peso sulla partecipata.

A rendere la situazione per nulla rosea c’è anche la situazione dei circa 60 lavoratori interinali che si vedono ripetutamente da anni prorogare i contratti di lavoro, stante la necessità del loro utilizzo strutturale all’interno del servizio di raccolta rifiuti.

La necessità di chiarezza richiesta da USB va dai temi legati al piano strategico di ASM e futuro della municipalizzata, alla gestione delle politiche delle assunzioni che risultano al momento prive di un quadro chiaro e definito.

Come sindacato non possiamo ritenere esaustive e convincenti le dichiarazioni rilasciate in audizione con la III° Commissione Consiliare da parte del Presidente Ricci e del Direttore Tirinzi sulla problematica degli interinali. Manca un piano di azioni chiaro ed idoneo a garantire la necessaria e dovuta continuità di servizi strategici per i cittadini ed il territorio, primo fra tutti quello della raccolta dei rifiuti.

Bene la proroga dei contratti interinali in essere per il tempo necessario a sviluppare un nuovo concorso, ma riteniamo necessario anche procedere allo smaltimento delle posizioni degli idonei nella graduatoria esistente per operatore ecologico, visto che le unità di addetti al servizio di raccolta rifiuti risulteranno certamente insufficienti, stante l’uscita anticipata di diversi lavoratori che usufruiranno dell’intervento previdenziale della così detta “quota 100”.

Un percorso quindi che deve essere gestito sul “doppio binario” per cogliere, da un lato la piena stabilizzazione dei posti di lavoro oggi precari tramite la reinternalizzazione dei servizi, cosa che a nostro avviso è un dovere morale di ASM e dall’altro, la soddisfazione delle aspettative degli idonei della graduatoria vigente, che hanno superato una difficile selezione pubblica.

E’ l’assenza della politica e l’insufficienza della chiarezza e del confronto con le parti sociali che determina poi le condizioni affinché i cittadini risultati idonei all’ultimo concorso espletato da ASM, hanno deciso di costituirsi in Comitato, per tutelare il legittimo diritto costituzionale al lavoro.

Una situazione di contrapposizione di diritti triste e penosa, per la quale occorrono risposte certe e l’assunzione di una piena responsabilità politica dell’Ente proprietario di ASM, il Comune di Terni.