Lavoratori: Patrimonio dell'Umanità

Perugia -

Lunedì 1 dicembre 2014 – Perugia p.zza Matteotti dalle 9.00 alle 14.00


Si parlerà a Perugia con la Camera di commercio e altre Camere di nove città italiane (Brindisi, Genova, La Spezia, Matera, Messina, Padova, Salerno, Udine e Vicenza), col progetto “Mirabilia ‘14” alla III Borsa Internazionale del Turismo Culturale dei Siti Unesco. per promuovere il turismo nei territori dichiarati Patrimonio dell’Umanità.


Parlano i Siti francescani di Assisi, S. Salvatore di Spoleto e il Tempietto del Clitunno, proposti insieme ai Sassi di Matera e ai palazzi dei Rolli di Genova, alle Dolomiti, le Cinque Terre, la Basilica Patriarcale di Aquileia, i Trulli della Murgia, l’Orto botanico di Padova, le Isole Eolie, la Costiera amalfitana e le Ville Palladiane. Attraverso le Camere di Commercio con L’UNESCO, per promuovere e valorizzare quei territori dichiarati Patrimonio dell’Umanità.


Sono Patrimonio dell’umanità oggi, lavoratori di aziende pubbliche e private che con il proprio lavoro, seppur con diverse responsabilità, si occupano di questo nostro territorio ormai devastato, forse irrimediabilmente, e delle esigenze delle vite di chi lo abita. Diventa paradossale che si vorrebbero, giustamente, sviluppare le potenzialità di siti e territori ma si riducono le risorse e le tutele per la conservazione e la valorizzazione degli stessi!


Il continuo attacco ai lavoratori pubblici e privati, ai servizi pubblici così come l'aggressione al territorio che passa anche e soprattutto attraverso l'impresa di cui siamo l'interfaccia, impone una riflessione collettiva.


La Legge di Stabilità, confezionata da Renzi e dalla Troika, come era prevedibile contiene pesanti tagli agli enti locali, al servizio sanitario nazionale, alle partecipate e alle camere di commercio, con ricadute molto pesanti sia sui dipendenti in termini di mobilità/licenziamenti che sui cittadini in termini di drastica riduzione/eliminazione di servizi sui territori, in pratica di quel che resta del welfare locale.


Le Camere di Commercio, la cui considerevole disponibilità finanziaria (soprattutto in quei territori più ricchi e con elevata qualità imprenditoriale) ha generato un proliferarsi di agenzie ed aziende privatistiche che ha permesso di superare i blocchi di assunzioni imposti alla pubblica amministrazione, con il decreto 90/2014 si vedono dimezzare il contributo camerale e imporre l’accorpamento delle sedi territoriali.


Come USB continuiamo a pensare che tanto le Camere di Commercio quanto le Province dispongono di risorse e competenze capaci di promuovere lo sviluppo economico nel proprio territorio, anche e soprattutto collaborando in sinergia con le amministrazioni comunali, che sicuramente dispongono di tutta quella conoscenza necessaria dei propri territori e delle popolazioni che li abitano.


La USB ritiene necessario promuovere una campagna di sensibilizzazione/mobilitazione diffusa sui posti di lavoro e sui territori per impedire che a pagare siano sempre gli stessi


Patrimonio dell’umanità è la professionalità dei lavoratori, con l’esperienza acquisita sul campo negli anni e con la conoscenza approfondita della propria realtà territoriale, di qualunque pubblico servizio gestito in forma pubblica o privata: i servizi pubblici esistono ancora anche grazie al nostro impegno!