NON CI RESTA CHE … PIANGERE?
Lunedì 5 settembre ricomincia l'attività nei Nidi d'Infanzia, mentre lunedì 12, come da calendario scolastico regionale, riapriranno i Centri per Bambini e Bambine e le Scuole dell'Infanzia Comunali, o almeno ... quello che ne resta!
L'anno scolastico 2016-2017 rimarrà negli annali dei Servizi Educativi Comunali di Terni come l'#ANNONERO, quello cioè in cui è stato dato il colpo di grazia alle scuole comunali, prese di mira da tempo dall'A.C. per ragioni, mai esplicitate apertamente, ma di fatto chiare a chi, come noi, ha avuto
l'opportunità e la pazienza di mettere insieme i pezzi di un puzzle che dà, finalmente e purtroppo, l'immagine di un'Amministrazione che persegue il risparmio a tutti i costi, sacrificando servizi di altissima qualità sull'altare degli equilibri di bilancio, con noncuranza e disprezzo nei confronti dei
piccoli cittadini, del loro benessere, del loro diritto ad una scuola di qualità e delle esigenze delle famiglie, come se tutto ciò fosse trascurabile, mentre dovrebbe essere un obiettivo prioritario di un
Ente pubblico.
E come in tutte le farse che si rispettino, al danno si aggiunge la beffa e per il secondo anno consecutivo SI SCEGLIE IL MESE DI AGOSTO per varare una delibera che "razionalizza" i servizi educativi: alla prova generale del 2015 è seguita, ad agosto 2016, la "prima" del requiem, con la chiusura immediata della scuola di Campitello e la mancata approvazione delle graduatorie di
ammissione anche delle scuole "Grillo Parlante" e "Borgo Trebisonda", per le quali si delinea di fatto la chiusura a settembre 2017: si cancellano con superficialità e arroganza scuole con un'offerta formativa di indiscutibile qualità e, insieme, un pezzo di storia della città.
La preoccupazione è tanto più forte in quanto la Giunta non ha voluto tenere in considerazione alcuna delle proposte emerse dai lavori del percorso partecipativo inclusivo svoltosi tra la metà di giugno e l'inizio di luglio, ed ha, al contrario, stroncato gli esiti di quel percorso con la DGC n.
213/2016, che va in direzione esattamente contraria. Ma non solo: in considerazione della rapida escalation delle decisioni, pessime, adottate, ci si può ragionevolmente aspettare che la stagione delle riduzioni, delle chiusure e dei tagli non si arresti e che i prossimi a farne le spese saranno i servizi per
la fascia di età 0-3 anni. Infatti al tanto sbandierato quanto indefinito incremento dei servizi per questa fascia di età, hanno di fatto corrisposto la totale assenza di promozione dei servizi e la mancata revisione delle tariffe e delle relative fasce ISEE, azioni che, messe in campo in maniera seria e
responsabile, avrebbero favorito certamente una maggiore propensione delle famiglie a preferire i nidi pubblici.
Senza considerare il fatto che, dopo mesi di "melina", ci si accorge all'improvviso, ad agosto, che ci sono centinaia di famiglie che non hanno avuto risposta alle loro istanze, presentate regolarmente entro il 22 febbraio?
Infine, a conferma del fastidio che questa Giunta mostra verso le pratiche democratiche e del fatto che lo stesso percorso partecipativo era solo un'operazione di facciata, una questione delicata come la riorganizzazione dei S.E.C. è stata "affidata" ad una deliberazione di Giunta e resa immediatamente esecutiva SENZA UNA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO COMUNALE.
A questo punto non resta che aspettare di vedere se ci sarà un sussulto di dignità da parte dei consiglieri comunali, in capo ai quali stanno le scelte politiche dell'A.C., anche alla luce dell'atto di indirizzo approvato lunedì dalla II Commissione consiliare, dal cui testo emerge chiaramente un netto
contrasto con le decisioni assunte dalla Giunta con la DGC n. 213/2016.
Nel frattempo è davvero necessario e doveroso augurare a TUTTO IL PERSONALE, sia comunale che delle ATI, un anno scolastico che veda presto diradarsi le nubi nere che al momento incombono sui
S.E.C.
USB Federazione Provinciale Terni