PRODUTTIVITÀ E PROGRESSIONI AL COMUNE DI TERNI - UN VIAGGIO TRA LE DISPARITÀ

Terni -

Finalmente la Produttività dei lavoratori del Comune di Terni sarà pagata con la busta di Maggio.

Le minacce della Uil, qualora non si fosse pagata ad Aprile, si sono rilevate per quello che erano: un inutile quanto irresponsabile attacco gratuito a chi lavora con serietà e professionalità. Hanno comunque portato alla luce la profonda inadeguatezza di chi, al personale, ha responsabilità dirigenziali e politiche. Quando un gruppo dirigente abdica alla difesa del proprio staff diventa fortemente inaffidabile. E come sappiamo, lor signori si sono ben guardati dal prendere una doverosa posizione a tutela della dignità e della professionalità dei loro collaboratori, senza i quali difficilmente saprebbero gestire la materia.

Ma sembrano vere e proprie giustificazioni, anche le dichiarazioni sulle motivazioni che hanno spinto alcuni sindacati a voler attuare queste ultime progressioni. Dire infatti che si è proceduto ad una stabilizzazione del salario accessorio prevenendo un eventuale nuovo dissesto del Comune, è come dire che si è pronti ad affrontare una nuova alluvione con un cucchiaino in mano. Se malauguratamente un nuovo dissesto dovesse materializzarsi, i problemi sarebbero molto ma molto più seri della produttività! Smettetela di dire cose non vere, smettetela di fare sciocchezze.

Da sempre, USB ha ostinatamente chiesto equità di trattamento per i lavoratori, soprattutto per quanto concerne progressioni e produttività.

Non ci nascondiamo dietro ad un dito: il salario accessorio, oltre ad alcune indennità distribuite a chi effettivamente opera in particolari ambienti e con particolari orari, viene erogato senza la misurazione oggettiva della così detta “meritocrazia”. Il perché è semplice: non è possibile.

Troppe le varianti che incidono, troppe le sfaccettature che si propongono, troppe le diverse possibilità che vengono a crearsi, troppe variazioni normative a cui far fronte, impossibilità di formazione, assenza di mezzi, incapacità dei dirigenti. Troppo di tutto. Ed infatti ad ogni tornata delle progressioni orizzontali, lo spartiacque alla fine lo ha fatto l’anzianità di servizio, se non la stessa anzianità anagrafica.

Data la realtà dei fatti quindi, diventa ineludibile una disamina attenta della collocazione delle risorse affinché ogni categoria prelevi dal fondo una equa quantità delle stesse.

Ci siamo affannati con ogni mezzo ed in ogni dove, per evidenziare questi passaggi, proprio per evitare inaccettabili disparità, evitare cioè che le categorie più basse venissero chiamate a pagare il prezzo più alto.

Non siamo stati ascoltati, e si è verificato quello che temevamo.

L’accordo sulle ultime progressioni ha permesso di prelevare ingenti risorse dal Fondo della produttività, togliendo molti soldi dalle tasche della Cat. B.

Se inoltre si continua ad erogare un’indennità di responsabilità a pioggia, di oltre 1100 euro, equiparando chi ha responsabilità vere e concrete ma soprattutto ulteriori a quelle demandate dal proprio profilo, con chi non ne ha per niente, si capisce come queste disuguaglianze diventino insostenibili.

Sia chiaro, non abbiamo nulla contro alcune categorie di lavoratori. Anzi, da tempo proponiamo di pesare le responsabilità in maniera oggettiva, togliendo a chi non ne ha questa specie di quattordicesima e riconoscendo il giusto compenso a chi effettivamente ne detiene l’onere, magari arrivando sino al massimo previsto dal CCNL, cioè 3000 euro. Per far questo però è necessaria una posizione coraggiosa da parte delle OO.SS. ed in primis dell’A.C.. Ad oggi non sembra che questo coraggio ci sia e si preferisce galleggiare nelle disparità.

Su questo noi puntiamo il dito, e lo puntiamo contro chi non sa gestire una situazione complessa come quella che stiamo vivendo e sceglie la strada più facile, penalizzando chi questa situazione la vive peggio di tutti.

La colpa più grande resta sempre quella dell’Amministrazione e di chi, Assessore e Dirigente al Personale, permettono questo scempio, queste disuguaglianze, queste disparità.

Forse sarebbe ora di riflettere attentamente e farebbe molto bene.