SI SCRIVE RIORGANIZZAZIONE - SI LEGGE TAGLIO

Terni -

Le torsioni impresse dalla politica alla lingua italiana, per piegare il significato delle parole a proprio uso e consumo, trova la sua massima espressione al Comune di Terni.


Se già alcuni anni fa (stesso Sindaco), chiamarono “rimodulazioni di orario” vergognosi tagli di ore di assistenza a disabili, anziani e malati, oggi indicano con il nome di “Piano di Riorganizzazione” una palese diminuzione, un taglio netto, dei Servizi Educativi Comunali, in quantità e qualità.


La confusione organizzativa in cui questa Giunta si è infilata è stata pervicacemente voluta, non è capitata a caso, e la scuola dell’infanzia vedrà una pesante diminuzione dell’impegno dell’A.C., restringendo un’offerta la cui qualità era da tutti riconosciuta.


I Servizi verranno dirottati verso una statizzazione che porterà ai bambini un servizio con minore compresenza e con un'offerta educativa meno ricca, oltre a costringerli a cambiare i loro punti di riferimento, maestre e personale ausiliario.


Ancora una volta questa Giunta si fa beffa delle esigenze delle famiglie, che ancora non sanno, ad un mese dall’apertura delle scuole, dove e se i loro bambini potranno continuare la loro esperienza educativa.


Un po’ come successe lo scorso anno quando si attese Ferragosto per dare alle famiglie la sgradita notizia che alcune scuole dell'infanzia avrebbero svolto la propria attività con riduzioni di orario. O come, sempre nel 2015, si sbloccò la questione Pollicino e La Casa di Alice solo due giorni prima dell'apertura dell'anno scolastico.


Una insensibilità ed una supponenza evidenziate da questa Amministrazione, che denotano una condizione oggettiva che, nel migliore dei casi, sfiora l’incompetenza.


Anche la II Commissione Consiliare aveva chiesto maggior ragionevolezza e di lasciare, ancora per quest’anno, i servizi alla stato attuale, per poi ridisegnarli con più oculatezza ed in tempi idonei. Purtroppo per questa Giunta anche la II Commissione non è degna di attenzione e non è stata presa neanche in considerazione.


Che tutto era stato deciso prima e che il famoso “Tavolo del percorso partecipativo inclusivo per la riorganizzazione dei S.E.C” fosse solo una seccante formalità, non vi è il minimo dubbio e lo dimostra la velocità con cui la Giunta ha approvato la proposta finale, illustrata dal Sindaco a tutti i partecipanti appena 12 ore prima.


Se consideriamo che in mezzo è trascorsa una notte si può ipotizzare che quella delibera doveva solo essere numerata.


Una delibera tanto precisa e categorica nel definire tempi e modalità di "dismissione" delle scuole dell'infanzia, quanto approssimativa e indeterminata sulla progettazione e sull'ampliamento dei servizi per i bambini e le bambine della fascia di età 0 - 3 anni.


Non vi è nessun riferimento concreto ad un aumento di nidi d'infanzia, si parla di incremento dell’offerta, ma senza nuovi nidi tale incremento potrà essere di poche unità, se non rimanere esclusivamente sulla carta.


Si parla di incremento dell’occupazione a tempo indeterminato, senza precisare però quanti posti potranno essere ricoperti e come, visto che la graduatoria, ad oggi valida, scadrà a Dicembre e con essa tutte quelle lavoratrici che da anni hanno garantito il funzionamento e la qualità dei Servizi Educativi, sostituendo, con contratti a termine, il personale assente o assicurando il supporto nei casi di presenza di bambini con difficoltà, rischiano di perdere ogni speranza lavorativa.


L’unico elemento positivo, se così si può dire, è l'incremento "fino a 30 ore" dell'orario del Coordinatore Sociale per l'attività di coordinamento dei servizi, ma come non rilevare che anche in questo caso si tratta comunque sempre di un part-time? Una goccia nel mare!!


Intanto non è dato sapere quale sarà il destino del personale educativo delle Cooperative, visto che, a dire del Sindaco, il loro utilizzo è legato all’avvio delle nuove tipologie di servizi nido, finanziate dai fondi sociali europei.


Il dato finale è che per ora si chiude, nessuna certezza su quello che sarà domani e anche i dati relativi ai risparmi sono, per ora, avvolti nel mistero.


La certezza di fare danni e l’incertezza dei risparmi: non male come slogan per questa amministrazione!


Federazione USB-Terni