Superconti-Coop: la soap opera continua
Avviato, al momento per cinque soli punti vendita (Pila, Vitorchiano, Capena, Camerino e Terni-Borgo Rivo), l'inventario semestrale, per la prima volta nel Gruppo Superconti. Ma le novità si fermano qui, mentre per il resto è il solito, trito copione, degno delle peggiori soap-opera: come quello dei primi di gennaio, anche questo inventario di metà anno viene comunicato senza adeguato preavviso, nel più completo disprezzo della vita privata dei dipendenti.
Si prevede di far effettuare l'attività di inventariazione "in notturna", col medesimo personale che il giorno precedente e quello successivo sarà al lavoro in base al turno previsto. Si verificherà così il paradosso che qualcuno lavorerà fino a metà pomeriggio, riprenderà alla chiusura del punto vendita e continuerà a lavorare fin quasi al mattino successivo, dovendo poi riprendere servizio il giorno stesso, alle 6,30 o, nel migliore dei casi, dopo una manciata di ore: sono al corrente i dirigenti di questa azienda, dell'esistenza di una legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro? Ancora meglio: sono in grado, i dirigenti di Superconti/Coop, di utilizzare almeno un minimo di buon senso e porsi ad esempio il problema dei rischi che potrebbe correre chi, dopo un intero turno lavorativo e ulteriori 7/8 ore di lavoro, dovrà fare anche 40 km in auto per tornare a casa?
Inoltre, come a gennaio, anche in questo caso non è chiaro se le ore di straordinario verranno pagate o considerate a recupero, cosa quest'ultima troppe volte avvenuta in passato. È fin troppo facile dedurre che quelle stesse ore, nei fatti, se non pagate nell'immediato, saranno a fondo perduto, se si considera che dal 12 giugno è stata sospesa l'applicazione di quel famigerato contratto di solidarietà e, da quella data, c'è stata un'impennata (anche nei confronti dei dipendenti part-time) delle richieste di effettuare lavoro straordinario, con punte, ad oggi, anche di venti ore ciascuno: quando avranno la possibilità di recuperare una tale quantità di ore lavorate in più, alle quali andrebbero a sommarsi quelle dell'inventario di metà anno?
Tanta superficialità nel gestire i turni, l'orario di lavoro e gli straordinari e tanta irresponsabilità su questioni delicate come la sicurezza sul lavoro, preoccupano USB, tanto che è stato chiesto un incontro alla Direzione dell'Azienda, interessando, al contempo l'Ispettorato Territoriale del Lavoro e gli uffici competenti della USL Umbria 2.
La sospensione dell'applicazione del contratto di solidarietà e l'incremento massiccio del lavoro straordinario inoltre, dimostrano che quell'accordo non è stato concepito per la salvaguardia dei livelli occupazionali, come si è tentato di fare credere ai lavoratori per far loro "ingoiare il rospo". La firma di quell'accordo da parte di CGILCISLUIL ha un solo significato: veicolare ed alimentare il senso di precarietà ed incertezza tra i lavoratori e le lavoratrici e metterli l'uno contro l'altro, anche attraverso le comunicazioni a posteriori, parziali e in assenza totale di trasparenza, quella trasparenza che invece, insieme al coinvolgimento costante dei lavoratori e delle lavoratrici, costituisce per USB un imperativo categorico.
USB Lavoro Privato
Federazioni Provinciali di Terni e Viterbo