TPL Umbria: Vogliono dividere i lavoratori e ingrassare l’azienda
Negli ultimi mesi abbiamo visto, ancora una volta, l’azienda Busitalia leccarsi le dita mentre i lavoratori venivano spremuti come limoni.
Turni massacranti, di cui molti fuori norma con il pieno avallo della maggioranza RSU e rispettivi sindacati firmatari, l’azienda operava significativi tagli ai servizi per garantirsi i finanziamenti dalla provincia di Perugia per i servizi aggiuntivi dei rientri scolastici pomeridiani del martedì.
In questo scenario, l’operato degli ormai soliti quanto monotoni sindacati complici, ha causato ulteriori danni intervenendo sul turno domenicale della rotazione urbana di Terni perdendo 28 turni il sabato, vedi bacino uno, favorendo altri bacini che ne aumentano uno la domenica; il tutto ancora una volta senza passare per la RSU e con la solita trattativa diretta tra Sindacato e azienda.
Un copione al quale assistiamo da anni, i lavoratori aumentano la produttività e l’azienda incassa utili garantendo vita comoda ai sindacati conniventi.
Un copione che rispecchia le modalità del fare sindacato a partire dalle loro stesse organizzazioni nazionali le quali hanno siglato l’ennesimo CCNL truffa, ovviamente senza alcuna consultazione referendaria tra i lavoratori coinvolti; una vera e propria elemosina in cambio di un aumento di produttività tutto ancora da trattare e chiudere entro settembre.Se non viene tradito il loro solito copione, nei tre mesi d’estate periodo nel quale cala l’attenzione dei lavoratori, c’è da spettarsi il loro regalino sui nuovi carichi di lavoro.
Con arroganza continuano a rifiutarsi di prendere in considerazione le proposte dei lavoratori.
Sono anni che portiamo avanti la proposta di spezzare i turni di verifica nei depositi di Perugia, Terni, Foligno e Spoleto, creando turni di minor aggravio per tutto il personale di guida a parametro 175 e 183 e così creare turni, ove necessario, per i non idonei temporanei o definitivi alla mansione di guida; una proposta è a costo zero per l’azienda ma quei soliti e monotoni sindacati sistematicamente la scartano e nel frattempo vanno elemosinando turni per i loro pochi eletti.
UNA SITUAZIONE INACCETTABILE!
Continueremo a batterci affinché questo lavoro torni ad essere quello che ci contraddistingueva; una categoria unita con pari condizioni economiche di lavoro per tutti, sia giovani e meno giovani, con un salario dignitoso.
Rivendichiamo la piena gestione pubblica del servizio del TPL e il reinvestimento degli utili sui servizi pubblici essenziali e non nelle tasche dei privati.
USB Lavoro Privato, Federazione Regionale Umbria