Umbria: il giubileo, Busitalia…e l’epurazione delle RSU scomode

Terni -

Sono due mesi che Busitalia non convoca le RSU; nonostante ciò e nonostante le trattative già “formalmente rotte” (?) con le OO.SS. firmatarie del CCNL da fine febbraio, le stesse continuano inesorabili e senza sosta ad andare a braccetto con l’azienda sottoscrivendo accordi sulle spalle dei lavoratori. Dopo l’intesa del martedì per i rientri pomeridiani, che hanno prodotto turni fuori normativa e orari di lavoro da “buio a buio”, si continua a sfornare accordi che aggrediscono le condizioni di lavoro e il tutto tenendo ben lontano dalle trattative le legittime RSU di USB lavoro privato.

È in questo scenario che i lavoratori dei depositi di Pianello, Bettona, Nocera Umbra e Foligno sono venuti a conoscenza di doversi recare a lavoro, le domeniche ed i festivi, nel deposito di Assisi fuori dalla propria residenza sbattuti a destra e manca senza aver mai dato la loro disponibilità; tutto giustificato a causa dell’aumento dei carichi di lavoro per il grande evento giubilare. D’altro canto invece, in modo del tutto ingiustificabile, l’azienda si rifiuta di utilizzare quei lavoratori che, per loro soggettiva comodità, hanno espresso disponibilità di fare i “rimpiazzisti”… cosa che accontenterebbe tutti e non andrebbe a nuocere a nessuno…ma alla società gira cosi, ha questo capriccio e la vuole vinta. 

Ovviamente a Busitalia piace “vincere facile”,  e lo può fare grazie soprattutto a quei sindacati che si rendono disponibili a legittimare il suo operato e, soddisfatti, vanno sbandierando che l’azienda con le RSU di questa O.S. non si confronterà mai; strano a dirsi ma stanno proprio favorendo quei comportamenti diretti ad impedire o limitare l'esercizio della libertà e della attività sindacale di chi ne ha pienamente diritto calpestando le basi fondanti dello stesso statuto dei lavoratori…a qualcuno potrebbe venire in mente addirittura il configurarsi di una sorta di sindacalismo giallo, un fenomeno tanto nominato in molti di quei libri che affrontano i travagliati percorsi delle lotte operaie, dei tanti morti nelle piazze e dei tanti traditori.

A questa organizzazione sindacale non rimane che continuare a sostenere, con tutti gli strumenti utili a disposizione, il diritto dei lavoratori autoferrotranvieri della Regione Umbria di essere rappresentati e a tutte le nostre RSU di fare il loro lavoro. 


Federazione Regionale Umbria, USB Lavoro Privato