USB diffida la Regione Umbria
L’Unione Sindacale di Base ha promosso presso la Regione dell’Umbria, Giunta
Regionale, un percorso legale, tramite l’invio di diffida, per l’applicazione
dell’accordo sindacale relativo all’istituto delle Progressioni Economiche Orizzontali
per l’anno 2017.
L’applicazione dell’accordo suddetto, riguardante tutto il personale della Giunta
regionale, è stato “congelato” con un atto di autotutela assunto dalla Regione nel
mese di dicembre ed adottato in seguito ad indagini della Guardia di Finanza,
delegate dalla Procura della Corte dei Conti regionale.
E’ giusto evidenziare come questo importante istituto contrattuale che stabilizza e
rende pensionabile un’importante fetta del salario, sia stato riattivato dopo ben 7 anni
di blocco e che nella contrattazione territoriale già dal 2016, buona parte delle realtà
lavorative del settore delle autonomie locali, ne ha usufruito.
Confidiamo quindi che l’azione messa in campo dall’USB possa contribuire a
determinare le condizioni per la positiva soluzione della vertenza.
Il pronunciamento della Corte dei Conti regionale, che auspichiamo si esprima
in tempi utili ad un rapido riavvio delle trattative, appare a questo punto
determinante.
L’USB ritiene tale scelta un atto dovuto, utile a difendere con fierezza e convinzione
la dignità ed il ruolo dei dipendenti pubblici che, anche in questi giorni, devono
soffrire l’ennesimo attacco alla propria immagine e dignità.
Sono infatti dati in pasto all’opinione pubblica ed “esaltati” dai media, episodi
sporadici e marginali che raccontano di attività illecite e deprecabili ai danni della
Pubblica Amministrazione ad opera di una parte assolutamente marginale di
dipendenti del comparto che, lo ricordiamo, consta di più di 3 milioni di addetti.
Non abbiamo né timidezze né remore ad affermare che è assolutamente
necessario condannare e sanzionare simili comportamenti, come pure però
riteniamo doveroso tutelare e rivalutare l’immagine, la dignità ed i diritti della
stragrande maggioranza di addetti ed operatori del sistema dei pubblici servizi
che ogni giorno, con senso di responsabilità, correttezza e dedizione prestano la
propria attività lavorativa, in condizioni sempre più complesse e disagiate e
garantiscono con i propri servizi la tenuta dello stato sociale ed il godimento dei
diritti di cittadinanza.